Contro l’allarme inquinamento, arrivano i tessuti tecnici riutilizzabili!

Tessuti tecnici riutilizzabili: ecco perché fanno bene all’ambiente.

L’allarme purtroppo è continuo. Lentamente stiamo erodendo le risorse ambientali e non è rimasto troppo tempo per invertire la tendenza. Ognuno però può fare qualcosa per contribuire a ridurre l’impatto sull’ambiente. Pluritextra, brand specializzato nella creazione di abbigliamento sanitario, si schiera dalla parte della natura, progettando soluzioni innovative, che strizzano l’occhio alle esigenze del territorio. Come? Portando in campo l’esperienza e l’affidabilità dei tessuti tecnici riutilizzabili (TTR).

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Tessuto tecnico riutilizzabile, cos’è e perché fa bene all’ambiente.

 Il Tessuto tecnico rinnovabile (TTR) è un tessuto innovativo, garantito e certificato e amico dell’ambiente. A differenza dei camici e dei teli chirurgici tradizionali, i prodotti in TTR possono essere lavati, disinfettati e riusati. Oltre ad abbattere i costi di smaltimento dei capi chirurgici monouso, i prodotti in TTR rispettano l’ambiente perché sfruttabili in più occasioni e al termine del loro ciclo di vita possono essere riciclati per usi alternativi.

 Tessuti tecnici riutilizzabili, sostenibilità senza rinunciare alla sicurezza.

Sui materiali utilizzati per la realizzazione dei camici vengono effettuate costanti prove chimico/fisico/biologiche, affinché questi mantengano durante il loro ciclo di vita le condizioni richieste dalla normativa vigente. I tessuti tecnici riutilizzabili offrono:

-barriera contro la penetrazione di microrganismi patogeni e virus;
-impermeabilità ai liquidi (sangue, secrezioni, disinfettanti);
-indeformabilità, resistenza all’abrasione, resistenza alla rottura;
-elevata capacità assorbente;
-antistaticità;

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